L’arte fa bene
Quando: giovedì 21 giugno, dalle ore 18:30
Perché questa iniziativa
L’idea nasce per accogliere tante esigenze diverse:
• Promuovere gli artisti e la loro arte
• Offrire un luogo e un momento per coloro i quali desiderano nutrire occhi e orecchie con arte e bellezza
• Creare uno spazio di svago per le persone che condividono e apprezzano le “belle” arti
• Proporre una serata alternativa al “solito” aperitivo
Ma soprattutto contribuire a “far stare bene” le persone e mantenere il loro stato di salute
Sibylla dice di sè…
Mi rivedo da piccola mentre copio quadri di Klee, Kandinsky.
O anche mentre riproduco immagini tirate via da riviste o giornali.
Di Klee mi interessava ritrovare il “suo” colore. Ero come posseduta dalla puntigliosità di riprodurre “quelle” sfumature.
Quante ne puo’ contenere un solo colore?
Un giorno a chiedermi di osare fu mia madre, “crea qualcosa di tuo” mi diceva. Cosi’ le chiesi qualcosa a cui appigliarmi, mi suggeri’ il titolo “L’Arca di Noé”. Potrei dire che nacque cosi’ la mia unica opera figurativa, assolutamente naif che carinamente fu acquistata da un broccante che ancor oggi fa mercato in piazza Maghetti.
Sono autodidatta, scopro nuove cose e nuovi modi di creare a volte per puro errore.
Oggi per me produrre è un gioco di luci e ombre che inciampa sullo sfondo di un possibile cosmo o un tentativo di narrare con il colore la profondita’ dell’oceano se non quella del cielo.
E poi giro spesso intorno ai cerchi che simboleggiano per me l’incontro, la o le relazioni.
E’ difficile raccontare il momento, la suggestione o a volte scorci di dialoghi che ci hanno catturato e ci spingono a cercare quel colore, quella forma, quella densita’ o evanescenza. Cosi il piu’ delle volte osservando cio’ che ho creato mi accorgo che contiene forme o luci che erano sfuggite alle mie presunte intenzioni. E questo è forse un dono prezioso che riceve chi cerca umilmente ma costantemente di raccontarsi attraverso un dipinto o uno scritto o una fotografia.
Credo profondamente che fili di colore o di luce apparentemente invisibili scorrano tra tutti noi e creano legami. In un’altra cultura questa immagine viene chiamata La Rete di Indra.
Qui e ora, in questo gioco dell’esistere, in questa sera che ci trova tutti insieme pur apparentemente sconosciuti gli uni agli altri auguro a ognuno di noi di usare tutti i colori che piu’ ama nella vita e di creare fili da spargere gioiosamente intorno a sé.