METTI A DIETA LA MENTE E NUTRI LO SPIRITO
Iniziamo l’anno con tanti bei propositi e tante belle speranze ma allo stesso tempo, per chi di noi conosce un po’ di pratica della meditazione, sappiamo anche quanto questo atteggiamento sia una giostra pericolosa.
Mi sono ispirata a due grandi maestri, Osho, dai toni forti, senza mezzi termini e Pema Chödrön, monaca buddista, dalla quale traspare dolcezza e compassione. Indispensabili entrambi, quando vogliamo rompere degli schemi, dobbiamo essere duri e determinati, quando li abbiamo rotti, abbiamo bisogno di mano amiche per ricompattarci con allegria e leggerezza, buona lettura
“non ti sei ancora stancato della mente? Non ha combinato abbastanza guai? Non ha fatto altro che ingannarti! Tutte le aspettative, tutte le speranze conducono inevitabilmente alla frustrazione. E pensare che questa mente non ha fatto altro che promettere e mai nessuna promessa è stata mantenuta.
Tu vorresti anche rifiutare questa mente che non è mai stata capace di appagare i tuoi desideri, ma hai paura…e se poi non ti fa piu’ nemmeno una promessa? Nemmeno una speranza?
Sperare significa che qui-e-ora sei insoddisfatto, che il presente è miserabile ma ecco che arriva la mente che promette che il domani sarà meglio…e domani si ripeterà la solita storia, col risultato di diventare sempre piu’ miserabile perché la miseria esiste solo per via delle tue aspettative, delle tue speranze! E’ un circolo vizioso!
Oggi è il paradiso! Qui e ora!”
-Osho-10 storie zen-
“La pratica della meditazione non consiste nel cercare di gettare via se stessi per sostituirsi con qualcosa di meglio, non è sforzarsi di cambiare se stessi, vuol dire fare amicizia con la persona che già si è. Siamo qui per conoscerci adesso, non dopo. Essere soddisfatti di ciò che si possiede è la magica chiave d’oro che apre la porta di una vita piena, illimitata e ispirata. Uno dei maggiori ostacoli è il risentimento, il sentirsi ingannati, il serbare rancore nei confronti di chi siamo, di dove siamo, di ciò che siamo.
Risentimento, amarezza e rancore ci impediscono di vedere, ascoltare e toccare. Ci impediscono di essere felici. La nostra vera natura non è un qualche ideale al quale dobbiamo elevarci. E’ ciò che siamo in questo preciso istante, ciò con cui possiamo fare amicizia e che possiamo onorare.
Ognuno di noi porta sulle spalle il proprio fardello, se vuole liberarsene, se vuole metterlo giù, PUO’ FARLO. Può entrare in contatto con la gioia che possiede nel cuore.”
-Pema Chödrön- Senza via di scampo
Marina
NADESH AYURVEDA, in Lugano, Svizzera
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