Il periodo in cui le stagioni cambiano sono critiche per tutti i tipi costituzionali (dosha Vata, Pitta e Kapha)
Durante la stagione invernale si verifica generalmente un aggravamento delle caratteristiche proprie del dosha Kapha: freddo, pesante, lento, a volte anche umido. Il freddo, le giornate più corte, la vita più sedentaria, una dieta più ricca possono portare a conseguenze quali l’accumulo di muco, l’aumento del peso corporeo, il rallentamento del metabolismo, pigrizia, tono dell’umore basso, ecc.
Uno dei principi di base dell’Ayurveda sostiene che il simile aumenta il simile e l’opposto diminuisce il dissimile. Con l’arrivo della primavera, caratterizzata da qualità opposte a quelle invernali, la natura ci viene incontro provvedendo a ristabilire naturalmente il nostro equilibrio e come le nevi si sciolgono in montagna, così il nostro corpo comincia a “sciogliersi”. Quando durante questo passaggio manifestiamo raffreddori, allergie, riniti, stanchezza, ecc., significa che il nostro corpo è in uno stato di disequilibrio. Queste manifestazioni avvengono perché il nostro organismo viene sottoposto ad una naturale sollecitazione al cambiamento e si predispone ad eliminare quelle qualità utili in inverno ma che con la nuova stagione non servono più e anzi possono rivelarsi dannose.
Charaka, uno dei grandi Maestri autore di un testo classico ayurvedico, afferma che tutte le malattie hanno inizio nel passaggio fra una stagione e l’altra.
Per questo motivo, l’Ayurveda consiglia di seguire dei trattamenti di purificazione nei cambi di stagione, soprattutto in primavera e in autunno, nelle fasi di transizione che si situano tra gli ultimi 15 giorni della stagione in corso e i primi 15 giorni della seguente e di nutrirsi in base alla stagione e ai propri dosha dominanti.
Questi trattamenti di purificazione aiutano l’organismo a contrastare le qualità accumulate nei mesi invernali e a liberarsi dalle tossine prodotte, favorendo in maniera naturale la transizione alla nuova stagione.
Se seguiremo il ritmo della natura, svilupperemo ciò che viene definito Satmya, lo spirito di adattamento, e ne usciremo rinforzati a tutti i livelli.