All’interno dell’ayurveda (scienza della vita), la cucina tradizionale e l’alimentazione sono tra le colonne portanti all’interno di un antichissimo e complesso sistema di prevenzione e cura.
Originario dall’india e tramandato da generazioni di medici e filosofi, detti anche vaidya (Saggi), si rivela ancora attualissima nella nostra era di eccessi e mode annuali!
Uno dei promotori e divulgatore, nel suo testo omonimo Charaka Samhita (1500 AC) affermava:
La maggior parte dei disturbi che affliggono gli esseri umani può essere collegata ad una scorretta dieta alimentare, per cui, ogni cibo se ben adeguato alla persona, può favorire il ripristino dell’equilibrio psico-fisico!
Nel suo aspetto preventivo e disintossicante, la cucina ayurvedica permette all’individuo di acquisire consapevolezza sulle reali necessità del suo complesso corpo-mente e fornisce gli elementi a lui più adeguati.
I suoi principi fondamentali, sono basati sulle qualità energetiche dei 5 elementi etere, aria, acqua, fuoco e terra, sui loro corrispettivi 6 sapori dolce, acido, salato, amaro, pungente e astringente, sul clima stagionale e naturalmente sullo stile di vita che si conduce.
L’arte del miscelare questi concetti base aiuta ad esaltare le particolari virtù nutritive e salutari che andranno a rafforzare la nostra qualità di vita.
Possiamo considerare tutto ciò sotto una nuova luce:
il semplice e naturale gesto quotidiano dell’alimentarsi – nella cui parola scomposta è nascosto un altro significato Ali-Mente-Arsi, Mettere le ali – può diventare un’occasione per compiere una pratica meditativa e yogica, un gesto d’amore nei nostri confronti, un percorso verso l’unione nella diversità!
Namaskar
Didier