Il nostro stato emozionale è anche il risultato del cibo che assumiamo, delle impressioni e delle associazioni a cui siamo abituati e viene rafforzato dalle azioni e dalle espressioni.
Secondo l’Ayurveda la natura è costituita da tre qualità primarie che rappresentano i poteri principali più sottili. Queste qualità (guna) ci impongono scelte continue in tutte le azioni della nostra giornata, siano esse rappresentate dal cibo, dalle parole, dalle azioni. Attraverso queste scelte possiamo elevare la nostra coscienza o degradarla.
Purificazione, nutrimento e rilassamento.
Così come i dosha che interagendo tra di loro danno luogo ad un particolare tipo di corpo, dalle varie combinazioni dei tre guna dipendono gli stati psichici degli esseri viventi.
Queste forze vengono chiamate (guna) che significa: qualità, ma anche ciò che lega.
Esse sono:
- Sattva Luce, purezza, chiarezza mentale
- Rajas Energia dinamica, movimento
- Tamas Struttura, pesantezza, torpore, inerzia, disgregazione
Tutto viene assimilato e trasformato ma se non funzioniamo bene sia a livello fisico che mentale faremo indigestione di cibo e di pensieri che appesantiranno la nostra vita!
La conoscenza degli effetti emotivi che i 6 sapori e le qualità dei cibi hanno a livello sottile ci dà un ulteriore aiuto per risvegliare la nostra consapevolezza.
Piccole quantità = stabilità
In eccesso = rigidità, aumento dei desideri, avidità
Piccole quantità = rinfrescante realismo, risvegliante.
In eccesso = facilita l’invidia, la gelosia, pessimismo, si diventa acidi!
In equilibrio = Amore e benessere
In eccesso = Compiacenza e inerzia
Moderatamente = appassiona, ravviva, motiva
In eccesso = rabbia immotivata, aggressività, risentimento
Piccole quantità = visione più chiara, (erbe amare usate nei rituali!), leggerezza
In eccesso = gelido senso di afflizione o disillusione, dolore
Con moderazione = favorisce l’ascetismo e il distacco
Piccole quantità = moderano un emotività estrema
In eccesso = nichilismo, perdita d’interesse nella vita, paura
Nota: Le descrizioni sopra citate possono rivelarsi inutili senza il giusto approccio al cibo; che dovrebbe sempre essere di gran rispetto. Nutrirsi è considerato un tipo di yoga o meditazione e come tale può portarci ad uno stato di unione con tutto ciò che ci circonda. Non basta essere vegetariani o salutisti per diventare amorevoli e compassionevoli verso noi stessi e gli altri se manteniamo una mentalità dogmatica.
L’Ayurveda ci ricorda: di tutto, né troppo né troppo poco, solo ciò che diventa un abitudine col tempo può rivelarsi nocivo.
L’equilibrio è la parola chiave ed è la nostra prima qualità da riscoprire.Didier